Il Consiglio di Stato ha rimessa all’Adunanza Plenaria la corretta interpretazione dell’art. 38 del Testo Unico dell’Edilizia, in quanto è necessario stabilire se nel caso di intervento costruttivo eseguito in base a permesso annullato in sede giudiziale sia consentita la sanatoria postuma mediante il pagamento di una sanzione pecuniaria che tiene i medesimi effetti del permesso di costruire e che configura quell’istituto noto tra gli Operatori del settore come “fiscalizzazione dell’abuso”. Sul tema si confrontano, infatti, almeno tre indirizzi giurisprudenziali formatisi negli ultimi anni.