Nei due decreti qui pubblicati il Presidente del TA.R. Calabria-Catanzaro, prima, e il Presidente della Terza Sezione del Consiglio di Stato, in sede di appello, poi, hanno respinta l’istanza cautelare di un bracciante agricolo che chiedeva di essere autorizzato a recarsi al lavoro, fonte esclusiva di sostentamento, in deroga al provvedimento di quarantena/isolamento domiciliare che gli era stato notificato.
Entrambi i giudici hanno respinto, ritenendo prevalente la tutela dell’interesse pubblico alla prevenzione della diffusione del virus, con riguardo alla collettività, su quello privato all’attività lavorativa.
E’ interessante peraltro notare che il Presidente del Consiglio di Stato, nel suo lungo e ben motivato decreto, ha aperto la strada all’ipotesi del «risarcimento del danno per la mancata retribuzione da lavoro per i giorni coperti dall’ordine di quarantena contestato».