Lo scorso 14 gennaio è stata discussa innanzi le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione la questione relativa alla giurisdizione -amministrativa o civile- in tema di affidamento in subconcessione degli spazi di demanio aeroportuale nei quali sono ricavati i parcheggi per gli utenti dell’Aeroporto. La vicenda sorge all’Aeroporto “Marco Polo” di Venezia e concerne oltre 6.500 parcheggi (coperti e scoperti) che in quell’ambito la Società concessionaria dello Stato -SAVE S.p.A.- ha affidati senza gara e per vari decenni ad una Società propria controllata al 100%, non pubblicizzando in alcun modo l’intendimento di subconcedere i sedimi e così non consentendo agli Operatori di concorrere per l’assegnazione, confrontandosi tanto sulle modalità del servizio, quanto sul prezzo. La tematica della giurisdizione è conseguenziale al tema sulla natura “commerciale” o meno del servizio parcheggi all’interno del sedime demaniale: se lo si considera un’attività “commerciale” non è necessaria la gara e in caso di contestazione il Giudice competente è quello ordinario; se invece si considerano i parcheggi quali parte essenziale del servizio aeroportuale e quindi l’area concessa diventa produttiva di “occasioni di guadagno” per un Imprenditore, serve la gara e la giurisdizione sul contenzioso è del Giudice amministrativo. Il T.A.R. Veneto, in prima battuta, ha ritenuta la giurisdizione del G.A. e annullati gli atti di subconcessione senza gara e senza pubblicità. Il Consiglio di Stato in sede d’appello è andato di avviso opposto, affermando la giurisdizione del G.O.. La questione è stata rimessa, ai sensi dell’art. 111, ottavo comma, della Costituzione, alle Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione avanti le quali, lo scorso 14 gennaio, si è svolta l’udienza di discussione. Si è ancora in attesa dell’esito, del quale saranno fornite ampie informative nel presente sito.