I due provvedimenti che pubblichiamo, emessi rispettivamente in date 16 marzo e 2 marzo 2020, sono stati resi dalla Corte di Cassazione in tema di misure cautelari reali inerenti aree di demanio marittimo già concessionate e rispetto alle quali sono stati contestati i reati di cui all’art. 1161 Cod. Nav. e, in un caso, 323 Cod. Pen.. Si tratta di aree già concessionate e per le quali era stato emesso l’atto di proroga sino alla fine del 2033, in base alla nuova Legge n° 145/2018. La Suprema Corte, soprattutto in uno dei due provvedimenti qui pubblicati, sostiene che le disposizioni di proroga di durata delle concessioni sono già rimaste oggetto di disapplicazione da parte della stessa Corte e del Consiglio di Stato per il fatto che contrastano con la normativa comunitaria e non vi è ragione di discostarsi da quell’orientamento.